In un mondo caratterizzato sempre più dall'inquinamento, dal rumore e dal traffico, la biciclettarappresenta oggi un mezzo di trasporto unico ed ecologico capace di far apprezzare con tranquillità ed in assoluta pace tutto il paesaggio circostante. Mentre tantissime realtà d'Italia sono caratterizzate dalla mancanza di infrastrutture idonee, Ferrara offre ai cicloturisti la presenza di piste ciclabili ben strutturate che invogliano il ciclista a percorrere anche tratti urbani senza il pericolo invasivo delle auto.
Lo Student's Hostel Estense si caratterizza come un vero City Bike Hostel. Ideale per accogliere cicloturisti singoli e/o comitive numerose di amanti di questo meraviglioso stile di vita.
Potrete trovare:
- un ampio giardino in cui parcheggiare gratuitamente le vostre bici;
- tutte le attrezzature per riparare le bici in caso di guasto o foratura di gomme;
- un comodo ed economico servizio di lavanderia ed asciugatura comprensivo di detersivo per lavare gli indumenti;
- tutte le informazioni ed il materiale informativo per scegliere il percorso ciclistico più appropriato a voi tra quelli che propongono le meravigliose terre del Po;
- possibilità di noleggiare le bici direttamente in ostello.
ITINERARI
Gli itinerari in bicicletta sono percorsi attraverso un territorio incantato dove il fascino della natura intatta si sposa con quello di piccoli borghi e cittadine più o meno note, ricche di storia, cultura e tradizioni.
L'acqua è l'eterna protagonista della storia ferrarese, amica e nemica di genti che per millenni hanno vissuto a contatto col mare, i fiumi e le paludi. Nel corso di una contesa secolare la terra emersa, con l'avanzare delle coste o con l'ostinato lavoro di bonifica, è stata trasformata in campi, intersecata da fossi, fiumi e canali. Terra e acqua sono i due elementi fondamentali da cui il territorio ferrarese trae la sua identità e che insieme danno vita ad un paesaggio unico e suggestivo.
LE MURA DI FERRARA
Con i loro nove chilometri le mura cingono Ferrara quasi interamente, costituendo uno dei circuiti più completi e vari del nostro Paese.
Vi sono rappresentati tutti i periodi più significativi dell'architettura militare italiana, immersi nel verde dei terrapieni e del vallo.
Studiate anche dal grande Michelangelo, quale esempio tra i più alti di arte militare, le rosse cortine in laterizio stanno a testimoniare l'importante passato di Ferrara e sono divenute oggi, come accadeva anche allora in tempo di pace, un grande giardino che integra ed espande i tanti altri più piccoli all'interno della Città.
Il percorso, lungo 9 chilometri, permette di visitare le suggestive Mura della città: un miracoloso connubio di bellezza monumentale e funzionalità bellica. Comodi percorsi attrezzati e ciclabili sulla sommità o alla base della cinta fortificata consentono di passeggiare tra il rosso delle pietre e il verde delle essenze locali, quali il tiglio, il platano, l’ippocastano, la quercia, l’acacia, intervallate da siepi di tasso, edera e bosso. Questo itinerario urbano si unisce al percorso cicloturistico “Destra Po” attraverso l’agevole collegamento ciclabile che dal parco urbano “Giorgio Bassani” attraversa un tratto di campagna ancora intatta alle porte della città.
LE TERRE DI LUCREZIA
Percorso da Ferrara a Cento - km 42 ca.
Dal Castello Estense, percorrendo via Bologna, a sinistra in via Putinati, attraverso il Borgo San Luca, ci si inoltra in una campagna ricca e intensamente coltivata, dove un tempo regnava la palude. A Torre Fossa, dove sorgeva una fortificazione ora scomparsa posta a guardia della navigazione interna, si svolta verso San Martino dove, superata l'elegante chiesa parrocchiale settecentesca, si incontra un bivio, si svolta a destra e, attraversata la Statale 255, si prosegue per via Navigazione.
Sulla destra appare visibile, fra i frutteti e le case coloniche, la duecentesca Torre dell'Uccellino, posta a guardia dell'antico confine fra Ferrara e Bologna. Si svolta poi a destra per la via Imperiale, lunghissima arteria quasi rettilinea che segue un confine stabilito ad inizio '500 da un accordo firmato fra il senato bolognese e il duca Ercole I d'Este, e in breve si raggiunge Poggio Renatico.
La piazza principale è dominata dall'imponente chiesa neogotica di San Michele, costruita nel 1907. Poco distante sorge il Castello dei Lambertini (sec. XV – XVII), già appartenente ai feudatari locali e ora sede del Comune.
In direzione San Carlo, si attraversa una campagna disseminata di casali "alla bolognese", a pianta quadrata con fienili porticati.
Sulla sinistra è visibile il muro verde dell'argine del Reno a qualche centinaio di metri dalla strada. Percorsi alcuni chilometri, si svolta a sinistra verso Chiesa Nuova e poi a destra verso Sant'Agostino. Chi lo desidera, può proseguire per poche centinaia di metri fino all'argine del fiume, dall'alto del quale si dominano la campagna ordinatamente coltivata da un lato, e dall'altro le aree golenali ricche di boschi. L'argine, non essendo attrezzato per il percorso in bicicletta, può presentare qualche piccola difficoltà, perciò questa variante è consigliata a chi dispone dell'attrezzatura adeguata.
DA FERRARA AD ARGENTA E CAMPOTTO D'ARGENTA
km 50 ca
Dal Castello Estense per Corso Porta Reno fino a Porta Paola, si prosegue per via Bologna e, dopo il ponte sul Po di Volano, si svolta a sinistra in Via Putinati per Borgo San Luca, in direzione Torre Fossa.
All'estrema periferia cittadina si incontra il barocco Santuario di San Luca, con un antichissimo crocifisso che la tradizione ritiene miracoloso.
La strada si snoda poi tortuosamente lungo l'antico corso del Po di Primaro, attraverso luoghi i cui nomi derivano dalla loro locazione fluviale, come Torre Fossa e Fossanova.
Nei pressi dell'abitato di Sant'Egidio sorge il Santuario della Beata Vergine del Poggetto, modesto e grazioso edificio che custodisce una venerata immagine della Madonna.
Numerose case signorili di un certo pregio costeggiano il percorso fino a Marrara, dove si visita l'imponente chiesa parrocchiale, dall'interno gradevolmente affrescato.
Attraversato il vicino centro di San Nicolò, in cui sorge, in corrispondenza di un'ampia curva, la seicentesca Villa Pasi-Casazza, si prosegue per S. Maria Codifiume e lungo il Po di Primaro.
Oltre l'abitato di Bova, si gira a destra all'incrocio, e quindi subito a sinistra per giungere, dopo circa 5 km, al fiume Reno.
Questo corso d'acqua a regime prevalentemente torrentizio, che per secoli fu causa di terribili inondazioni dovute soprattutto al suo sfociare in pianura, senza uno sbocco al mare, raggiunge ora l'Adriatico seguendo l'alveo dell'antico Po di Primaro.
Si segnala, sull'argine del fiume, il percorso a sei buche del Golf Club tra basse dune, cespugli e boschetti di essenze autoctone.
Si prosegue lungo la strada d'argine per circa 5 km per prendere poi la strada asfaltata per Consandolo e Boccaleone, oltrepassati i quali si raggiunge Argenta, una città di origini probabilmente romane, passata nel medioevo dal dominio degli Arcivescovi di Ravenna a quello degli Estensi. Qui nacquero Filippo Jacopo d'Argenta, miniaturista che collaborò alla decorazione della favolosa Bibbia di Borso d'Este, e Giovan Battista Aleotti, architetto e ingegnere attivo alla corte estense.
Argenta subì notevoli danni nella 2ª Guerra Mondiale ed è oggi un centro florido e moderno. In direzione Campotto si passa davanti alla suggestiva Pieve di San Giorgio, la più antica del territorio ferrarese (sec. VI) con un mirabile portale marmoreo del 1122 sul quale sono rappresentati i mesi e i lavori dei campi.
Dopo circa 4 km si giunge all'Oasi selle Valli di Argenta e Marmorta, che si estende su una superficie di 1.600 ettari con grandi specchi lacustri circondati dalla tipica vegetazione del bosco igrofilo padano, rifugio di numerose specie di animali, soprattutto uccelli.
Nelle immediate vicinanze ha sede il Museo delle Valli che merita certamente una certamente una visita.
L'ANELLO D'ACQUA BURANA - DESTRA PO
Dal cuore della città estense un percorso ad anello conduce nella campagna ferrarese fino a Bondeno percorrendo sulle due ruote una sicura pista ciclabile, in gran parte ombreggiata. Nella località di Bondeno l’itinerario si innesta poi nella ciclabile sull’argine del fiume Po, la “Destra Po”, con ritorno al Castello di Ferrara.
DESTRA PO. TRA CULTURA, NATURA E LETTERATURA
Il percorso cicloturistico Destra Po è lo straordinario itinerario che accompagna il grande fiume negli ultimi chilometri della sua ricerca del mare. Si parte da Stellata di Bondeno, al margine occidentale della provincia di Ferrara, e si giunge fino a Gorino Ferrarese: il percorso corre sulla riva destra del fiume Po ed è adatto a tutti, adulti e bambini, per la caratteristica andatura pianeggiante. Destra Po è inserito tra gli itinerari internazionali del progetto Eurovelo e costituisce una emozionante avventura: mentre la natura sollecita mille piacevoli sensazioni, ogni luogo, ogni centro abitato ha una storia da raccontare, e offre piccoli e grandi doni che arricchiscono non semplicemente la vacanza ma… il bagaglio della vita.